Tanti genitori fanno sforzi enormi per mandare a dormire i propri figli senza rendersene conto che le allergie alimentari possono essere la causa della loro iperattività.
Il latte di mucca è tristemente coinvolto nelle forme di reazione immunitaria più frequenti contro gli alimenti ed è senz’altro in testa alle classifiche delle allergie e intolleranze alimentari.
Durante la gravidanza, il feto, tramite il sangue, riceve tutto ciò che la mamma ingerisce. Per cui, quando allatta, la mamma che è diventata intollerante ai latticini, trasmette la sua allergia al bimbo che insieme al latte riceve cosi dei “ pezzetti di mucca” che ovviamente lo irritano. In seguito, il lattante inizia a manifestare vari sintomi come la dermatite, le coliche gasose, segni di nervosismo, stitichezza o diarrea, ma anche perdita di sangue con le feci. E’ evidente che a questo stadio si può già produrre una sensibilizzazione. Questo può spiegare perché alla nascita il neonato sviluppi talvolta un’allergia al latte di mucca. Questo latte contiene proteine meno digeribili di quello materno, ma soprattutto del lattosio, causa di allergia che può provocare fino ad un inizio di sincope.
Il bicchiere di latte prima di andare a dormire può peggiorare la situazione invece di migliorarla. Su uno studio fatto su 71 bambini piccoli, di cui 50 con difficoltà ad addormentarsi, è emerso che il latte è un allergene usuale nei bambini.
I bambini con difficoltà a prendere sonno avevano livelli alti di anticorpi nel sangue nel caso del consumo di latte, e quando il latte è stato eliminato dall’alimentazione il sonno è diventato normale. Non solo facevano fatica a prendere sonno ma si svegliavano spesso e piangevano mentre dormivano.
La reintroduzione del latte di mucca nella dieta ha portato al ritorno dei sintomi. Certo, l’insonnia può essere provocata anche da allergie ad altri alimenti, bisogna identificarle in tempo per poterle eliminare.
L’enuresi è un altro problema per decine di migliaia di famiglie con bambini piccoli. I bambini malati di enuresi possono essere consumati dal sentimento di colpa e di sottovalutazione, quando vedono che i loro genitori sono preoccupati anche dalle montagne di lenzuola sporche e dall’odore di pipi. Di solito rifiutano passare la notte dagli amici o a partecipare ad altre attività dei bambini. Agli inizi degli anni ’90 , in Inghilterra, sono stati analizzati dei bambini con iperattività e mal di testa che soffrivano anche di enuresi. Sono stati identificati nell’alimentazione la maggior parte degli alimenti allergeni(tra cui ovviamente anche il latte)e poi sono stati eliminati gli alimenti che provocavano iperattività o mal di testa ad ogni bambino in parte. L’enuresi è sparita per la metà dei bambini ed è migliorata per un altro quinto di questi.
La maggior parte dei bambini malati di enuresi soffre di allergie alimentari nascoste. Le reazioni allergiche possono irritare la parete della vescica e provocare disturbi di sonno come l’enuresi. Una volta guarita l’allergia alimentare, il bambino dorme più tranquillo e può svegliarsi per andare in tempo in bagno.