Di fronte alla recrudescenza dell’allergia alimentare nei bambini, se vi è un periodo della vita in cui è sensato scegliere un’alimentazione biologica è durante la gravidanza e poi la prima infanzia.
Anche i pediatri riconoscono all’unanimità l’aumento del numero di bambini allergici a certi alimenti. L’inquinamento è in generale il primo fattore incriminato, ma bisogna sapere che non ha creato allergie: chi aggrava la situazione é il terreno.
Inoltre, l’industria alimentare non esita a utilizzare additivi alimentari, più o meno tossici. Purtroppo non è tutto: in effetti bisogna sapere che le allergie primarie possono cagionare una seconda allergia. Nasciamo allergici ed intolleranti a tutto per “acquisire” la tolleranza con lo svezzamento e poi durante tutta la vita.
Ma adesso vediamo qual è la differenza tra le allergie e le intolleranze:
- L’allergia alimentare è una reazione immunitaria che si manifesta con la produzione di anticorpi(IgE) quando si introduce per bocca un alimento o un additivo alimentare o anche toccando o anche semplicemente inalando una sostanza. Può essere provocata anche da piccolissime quantità della sostanza in questione. Interessa solo alcuni bambini. Il meccanismo con cui si scatena l’allergia è il seguente: avviene un superamento della barriera intestinale da parte degli alimenti(sotto forma di frammenti parzialmente digeriti) che entrano in contatto con le cellule responsabili della risposta immunitaria e provocano la sintesi degli anticorpi. Si scatenano cosi i sintomi responsabili della malattia.
- L’intolleranza alimentare è quando introducendo un alimento o un additivo alimentare si verificano reazioni anomale, non dovute a reazioni immunitarie. La reazione è ritardata e può avvenire tra le 48 e le 72 ore dopo il contatto. Purtroppo questo è un fenomeno abbastanza diffuso. L’intolleranza alimentare coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario.
A prescindere dal lato puramente biologico, la Medicina Psicosomatica apre una porta di riflessione sui significati che determinate intolleranze e allergie alimentari possono avere nel vissuto dei bambini, secondo relazioni di tipo simbolico. Spesso i sintomi dipendono da una somatizzazione, cioè una condizione psicologica in cui i bambini lamentano dolori in diverse parti del corpo che non hanno una spiegazione fisica.
Una sostanza può essere indigesta perché l’organismo non è ancora fisicamente maturo per compiere quel processo, oppure perché è incapace di gestire ciò che tale sostanza simbolizza. I bambini che reagiscono allergicamente non sono più liberi di relazionarsi con il mondo. Il loro corpo comunica all’anima l’esperienza dell’estraneità, dell’antipatia. Insieme all’estraneo, il piccolo combatte anche se stesso, e di conseguenza si danneggia. In sintesi, l’allergia va intesa come un problema di assimilazione e di difesa che rispecchia una mancanza di maturità e di energia.
Se il bimbo ha un intolleranza, bisogna chiedersi anche se ha la sensazione di sentirsi imprigionato, circondato da persone che invadono “la sua sfera”, il suo spazio vitale. Lui le ama perché lo sostengono e lo proteggono ma, allo stesso tempo ha il timore che vogliano controllare la sua vita.
La Naturopatia con i suoi vari metodi naturali può avere sia un ruolo di prevenzione che di supporto alle eventuali terapie desensibilizzanti.
La prevenzione consisterebbe anche nell’aiutare il bambino ad affrontare la vita con coraggio, evitando di sottoporlo troppo o troppo poco al contatto sensoriale con quanto gli è estraneo; nel nutrirlo all’inizio esclusivamente con latte materno e, successivamente, solo con cibi appropriati e di stagione; nell’offrirgli un nido proprio e il più possibile integro. Le cure vanno impostate ovviamente sulla base delle caratteristiche individuali con una dieta adeguata, dove gli alimenti che scatenano intolleranza vengano limitati o in alcuni casi aboliti, ma è importante curare e rigenerare periodicamente la flora batterica intestinale, disintossicare l’organismo stimolando l’azione digestiva del fegato e modulare l’azione del sistema immunitario con cure specifiche oltre che individuare se c’è una concausa psicologica.