In estate tutti aspiriamo ad avere una bella abbronzatura.
Indubbiamente l’esposizione al sole ha degli effetti benefici sull’organismo, per esempio stimola la produzione di vitamina D, importante per fissare il calcio nelle ossa, ma che svolge un ruolo preventivo anche nei confronti di tumori e malattie infettive, poiché condiziona le difese immunitarie e previene la resistenza all’insulina, fattore favorente sovrappeso e obesità. La luce naturale del sole stimola anche altri ormoni come la produzione di serotonina ed endorfine,che concorrono al benessere fisico e psichico, regalandoci un piacevole senso di benessere e buonumore.
A prendere il sole si devono seguire però, determinate regole, altrimenti si rischia di subire dei danni, anziché avere dei vantaggi.
Se infatti ci esponiamo molto al sole per abbronzarci la naturale conseguenza è che il nostro organismo tenderà ad asciugarsi ed i tessuti a perdere elasticità. A lungo andare, il deficit idrico potrebbe comportare una ridotta elasticità dei tessuti stessi e, di conseguenza, patologie infiammatorie del sistema osteo-articolare(artriti e lombo sciatalgie) cosi come disturbi legati a un deficit immunitario.
Tre azioni da iniziare con largo anticipo sull’estate: idratare, nutrire, tonificare.
Prima dell’abbronzatura, è indispensabile preparare la pelle a ricevere i raggi del sole. La loro azione infatti riduce il film idrolipidico che protegge naturalmente la pelle, privandola cosi dell’acqua(e seccando l’epidermide) e delle sostanze grasse che la mantengono turgida, luminosa. Lo stress ossidativo aumenta e accelera la degradazione del collagene e dell’elastina, la compattezza si riduce, accelerando l’invecchiamento delle cellule tra cui quelle della cute. Non è sufficiente allora, usare creme protettive e doposole, occorre che la pelle sia profondamente nutrita e idratata nel mese precedente, per evitare la comparsa di rughe.
La pelle ha bisogno di azioni diverse durante il giorno e la notte. Continua a leggere