Se soffri di ipermenorrea, hai spesso contusioni o soffri frequentemente di epistassi è un segno che ti manca la vitamina K.
La vitamina K ha due ruoli importanti nel nostro corpo: è necessaria nella coagulazione del sangue e interviene nel fissare il calcio nelle ossa. Questo secondo ruolo la rende indispensabile per le donne in postmenopausa perché aiuta a prevenire il rischio di fratture.
Classificazione:
La vitamina K si trova in stato naturale in due forme: K1 (fitochina) può essere trovata nelle verdure, frutta e oli vegetali e vitamina K2 (menachinone) si trova in prodotti lattiero-caseari, l’olio di pesce e melanzane.
Di quanta ne abbiamo bisogno?
Il fabbisogno quotidiano di vitamina K è piuttosto basso: 5-10 microgrammi per i neonati, 15-40 microgrammi per i bambini dai 1-12 anni, 45 microgrammi per gli adolescenti dai 13-15 anni e gli adulti. Gli adolescenti di età compresa tra i 15 ei 19 anni, le donne in gravidanza o allattamento e le persone oltre 70 anni hanno bisogno di 65-70 microgrammi di vitamina K al giorno.
I nemici della vitamina K:
I neonati hanno una carenza di vitamina K perché questa attraversa con difficoltà la placenta e il loro colon immaturo “non la sa produrre”. Pertanto, può essere loro somministrata una dose di 2 mg di vitamina K alla nascita. Altre carenze possono essere causate da un trattamento prolungato con antibiotici perché questi distruggono la flora intestinale. I farmaci contro ipercolesterolemia riducono l’assorbimento della vitamina K. Questa vitamina è prodotta nel colon dai batteri ma essi forniscono solo la metà della quantità necessaria.
Dove la trovate?
Ecco qualche alimento ricco di vitamina K:
100% della RDA(dose giornaliera consigliata):
2 cucchiai di spinaci cotti o
2 cucchiai di broccoli o
1 ciotola di insalata
50% fabbisogno giornaliero:
1 porzione di asparagi o
1 porzione di piselli o
1 grande cetriolo
25% del fabbisogno giornaliero:
1 kiwi o
1 cucchiaio di olio di noci o
2 pere